OBIETTIVO
Il Contratto di Sviluppo per i programmi di tutela ambientale nasce per favorire le imprese che
vogliono realizzare investimenti per ridurre i consumi energetici e le emissioni di gas che alterano il
clima (Asse IV PON Imprese e Competitività 2014-2020).
DESTINATARI
È rivolto a tutte le imprese che:
– vogliono realizzare programmi di sviluppo nei settori energivori (vedi allegato al DM 7
dicembre 2016)
oppure
– risultano qualificabili come a forte consumo di energia e sono presenti nell’elenco della
Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA) alla data di presentazione della richiesta e
fino alla concessione delle agevolazioni
Non sono ammissibili i progetti di investimento riguardanti le attività economiche di cui all’art. 14
comma 6 del DM 9.12.2014.
Sono previste limitazioni settoriali per investimenti finalizzati a conseguire una riduzione delle
emissioni di gas a effetto serra. Per approfondimenti consulta la Circolare MISE n. 45207 del 12
maggio 2017 e i suoi due allegati.
AMBITO TERRITORIALE
Regioni meno sviluppate: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
COSA FINANZIA
Le agevolazioni possono essere concesse a fronte di progetti d’investimento per la tutela ambientale
volti a:
– innalzare il livello di tutela ambientale risultante dalle attività dell’impresa oltre le norme
dell’Unione europea applicabili, indipendentemente dall’esistenza di norme nazionali
obbligatorie più rigorose rispetto a quelle dell’Unione (art. 36 GBER)
– innalzare il livello di tutela ambientale risultante dalle attività dell’impresa in assenza di
norme dell’Unione europea (art. 36 GBER)
– consentire l’adeguamento anticipato a nuove norme dell’Unione europea che innalzano il
livello di tutela ambientale e non sono ancora in vigore (art. 37 GBER)
– ottenere una maggiore efficienza energetica (art. 38 GBER)
– realizzare un impianto di cogenerazione ad alto rendimento (art. 40 GBER)
– riciclaggio e riutilizzo dei rifiuti (art. 47 GBER)
FORMA E MISURA DELLE AGEVOLAZIONI
– contributo a fondo perduto in conto impianti
– contributo a fondo perduto alla spesa
– finanziamento agevolato
– contributo in conto interessi
L’entità degli incentivi dipende dalla tipologia di progetto, dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla
dimensione di impresa.
DIMENSIONE INVESTIMENTO
L’investimento minimo è di 20 milioni di euro (7,5 milioni di euro per le attività di trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli).
SPESE AMMISSIBILI
Spese ammissibili e i relativi costi agevolabili sono determinati sulla base dei criteri definiti
dall’articolo 29 del decreto del 9 dicembre 2014.